La struttura, intitolata a Skanderbeg, punta a contribuire alla crescita dei ragazzi ospiti della casa famiglia di Arrameras in Albania
L’accesso alla lettura non è semplice per tutti. Soprattutto per i minori che vivono in situazione di disagio. Come quella di essere ospiti di una casa famiglia. Potrebbero avere dei libri a disposizione, ma non quelli che potrebbero accrescere la loro curiosità, la passione per la lettura. Potrebbero non averne affatto. Per contribuire alla crescita dei ragazzi ospiti della casa famiglia di Arrameras in Albania la no profit Manalive ha deciso di realizzare una biblioteca. Non sarà la classica biblioteca con soli libri, bensì una raccolta multimediale intitolata a Skanderbeg.
Per realizzare la biblioteca l’associazione ha inviato due volontari in Albania. Da oggi al 11 agosto lavoreranno per la realizzazione del progetto. Un’attività molto sentita dall’associazione che, come si legge in una nota, «crede fermamente che tramite l’apprendimento e la cultura ogni persona possa uscire dall’assoluto stato di povertà e abbandono in cui si trova e ambire così ad avere un futuro dignitoso. E’ proprio per tale ragione che i membri di Manalive considerano l’istruzione come un diritto non negoziabile e che deve essere garantito a tutte le persone».
Quello della biblioteca presso la casa famiglia di Arrameras non è il primo progetto di Manalive in Albania. Questo, insieme ad Armenia, Liberia, Togo ed Italia, è uno dei Paesi nei quali l’associazione lavora. «La realizzazione di questa biblioteca multimediale, primo progetto umanitario di un programma ambizioso che punta ad istituire una missione permanente nel paese entro il 2023, ha anche il compito di rappresentare simbolicamente un supporto nel processo di integrazione nell’Unione Europea che sta affrontando l’Albania», ha detto il presidente di Manalive, Gianmarco Oddo.
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