Con il nuovo Cude le persone con disabilità potranno parcheggiare negli spazi riservati ed entrare nelle ztl anche in città diverse da quella di residenza
Il contrassegno unificato disabili europeo permette alle persone con disabilità di parcheggiare negli spazi a loro riservati e di entrare nelle ztl. Questo però è concesso nelle sole città di residenza. E avviene perché non esiste un sistema centralizzato di immagazzinamento. Presto però le persone con disabilità potranno accedere ai varchi delle zone a traffico limitato e ai parcheggi dedicati anche in città diverse da quelle di residenza. Come dalSociale24 aveva anticipato a giugno, questo sarà reso possibile dal nuovo Cude. Da ottobre le persone con disabilità che guidano o che hanno un accompagnatore saranno tracciate su una piattaforma informatica che uniforma i permessi di circolazione dei titolari del certificato.
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Il decreto attuativo della misura è stato registrato lo scorso 21 luglio alla presenza del ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, del ministro per le Disabilità Erika Stefani, e del sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, delegato Anci per la disabilità. La nuova tecnologia applicata al certificato unificato disabili europeo semplificherà le comunicazioni e abbatterà buona parte di burocrazia e ritardi nelle autorizzazioni. «Possiamo dire che abbattiamo un’altra barriera e quando succede la democrazia fa dei passi avanti sui diritti delle persone. I comuni italiani salutano questa innovazione con piacere, sapendo di essere protagonisti perché la gestione delle ztl parte dalle città», ha detto Luca Vecchi.
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