L’idea è arrivata dal consigliere comunale di Nichelino, in provincia di Torino, Francesca Polvere
Prima dell’emergenza da Covid-19 erano molte le famiglie in stato di necessità. Con la crisi economica legate alla pandemia Famiglie che devono tagliare il superfluo sono tante. E a fare i sacrifici non sono solo i genitori. Tocca anche ai figli. Tra i sacrifici che toccano ai più piccoli può capitare di dover rinunciare anche alla festa di compleanno. Una situazione in cui si trova circa un bambino su dieci. Questa è la percentuale anche a Nichelino, comune di 50 mila abitanti a sud di Torino. Il consiglio comunale del comune piemontese ha varato un provvedimento di sostegno a tutte le famiglie che non possono permettersi di organizzare il compleanno al proprio bambino.
L’idea del compleanno sospeso è arrivata dal consigliere comunale Francesca Polvere. «Il punto di partenza, la molla che ha smosso la voglia di trovare una soluzione è quella di regalare a tutti i bambini la felicità di sentirsi speciali in un giorno per loro importante, in cui diventano più grandi. Per noi è anche un modo per lottare contro l’esclusione sociale», ha detto la Polvere. Il Comune metterà a disposizione gli spazi. Al resto provvederanno associazioni, commercio di vicinato, grande distribuzione, volontariato ed altri cittadini. Alla misura, che sarà seguita dai servizi sociali, potranno accedere le famiglie coinvolte nei percorsi socio assistenziali.
Nichelino non è il primo Comune a sperimentare questa misura. Sette anni fa Energie Sociali Jesurum e l’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Milano ne avevano lanciato una analoga nel capoluogo lombardo.
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