Alla voce sociale sull’enciclopedia Treccani si legge «che riguarda la società umana, che ha attinenza con la vita dell’uomo in quanto partecipe di una comunità nella quale ha, o dovrebbe avere, sostanziale diritto di parità rispetto agli altri membri». «Che ha attinenza con la vita dell’uomo in quanto partecipe di una comunità». Soffermiamoci un attimo su questa parte della definizione. Parlare di sociale vuol dire parlare di alcuni meccanismi che regolano la nostra vita come cittadini di una comunità, quindi, parlare di politica è nell’ordine delle cose, un segmento dello spaccato quotidiano.

Ciò che regola la nostra vita è la politica e con essa tutto il mare magnum di contenuti che contiene, tutte le sfaccettature, le materie, il modo di vedere il mondo. Tra le materie abbiamo imparato a fare nostre quella della legalità, dell’antimafia, della giustizia. dalSociale24 in diverse occasioni ha scritto su fatti e storie che riguardavano proprio questi frammenti di quotidiano.

Pochi giorni fa è avvenuto qualcosa a Latina qualcosa di inaspettato e eccezionalmente grave. Il sottosegretario all’Economia Claudio Durigon, leghista, in un comizio proprio nella sua Latina, nella piazza dedicata a Falcone e Borsellino, ha chiesto a gran voce che il parco riprendesse il suo nome originario: parco Mussolini. Parco Arnaldo Mussolini, fratello minore del Duce. Era il 4 agosto.

Un pugno allo stomaco che ha fatto sobbalzare dalla sedia chi, come noi, si è sempre battuto contro il fascismo e le mafie. Un atto gravissimo compiuto da un sottosegretario, da un membro del governo, che tutti dovrebbero condannare. Noi lo facciamo da qui, da questo spazio che parla di sociale. Che racconta il sociale. Perché se è vero che il sociale parla di comunità è anche vero che il nostro compito allora deve essere di tutelarla quella comunità, con l’informazione e facendo da pungolo. È uno dei nostri compiti.

@dalsociale24