Per il mare non è una festa, campagna Marevivo

Per il mare non è una festa, campagna Marevivo

Il Comune di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, è stato il primo ad aderire alla campagna

In occasione di feste e commemorazioni spesso si sceglie di far volare palloncini anziché esplodere fuochi d’artificio. Un’iniziativa che potrebbe sembrare innocua, ma che non tiene conto dei danni che quei palloncini provocano all’ambiente ed in particolare al mare. Perché quei palloncini tornano giù, disperdendosi nell’ambiente e divenendo potenzialmente letali anche per gli animali che possono scambiarli per cibo. Si tratta sempre di oggetti in plastica e, pur se biodegradabili o compostabili, per decomporsi hanno bisogno di condizioni particolari e tempi lunghi: insomma, in acqua non spariscono e nemmeno sui rami di un albero o nelle strade cittadine. 

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I pezzi di palloncini costituiscono l’80 per cento dei rifiuti trovati dentro lo stomaco delle tartarughe marine e sono al terzo posto tra i rifiuti più pericolosi per uccelli marini, tartarughe e foche. Per far fronte a questo problema Marevivo ha lanciato la campagna Per il mare non è una festa, con l’intento di portare l’attenzione sul problema dell’inquinamento da palloncini e promuovere l’utilizzo di nuove forme di celebrazione di occasioni speciali. Il primo Comune ad aderire è stato quello di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. Con una delibera di Consiglio comunale è stato approvato, all’unanimità dei presenti, il nuovo regolamento che introduce il divieto di rilascio in volo di palloncini, lanterne e simili al fine di perseguire una politica di tutela ambientale.

@dalsociale24

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