Dal Friuli alla Puglia, sono diversi e di diversa natura i servizi di trasporto sociale attivati in Italia
Anziani e disabili spesso hanno difficoltà a spostarsi dalle proprie abitazioni. Possono necessitarne per andare dal medico, a fare la spesa, a fare una semplice passeggiata. Se non hanno parenti disponibili sono costretti a restare reclusi. Le attività di volontariato che si prestano in questo senso sono diverse. Alcune sono nate o sono state implementate durante la pandemia. Il dpcm del 6 novembre scorso ha stanziato 35 milioni di ristori in favore di tassisti ed autisti di ncc. La misura dei buoni taxi era volta ad agevolare l’uso di taxi e servizi di noleggio con conducente per le persone con mobilità ridotta o appartenenti a fasce economicamente deboli.
Alcune di queste attività sono invece state sospese durante l’emergenza sanitaria. Come nel caso del taxi solidale dell’Auser di Sacile, in provincia di Pordenone. Dopo la sospensione, il servizio torna attivo per accompagnare anziani, persone con disabilità, appartenenti alle fasce deboli e svantaggiati dalle aree periferiche del comune friulano al centro città. Già oggi le prime corse del servizio gratuito dalle 8.30. A fornire il servizio è l’associazione Progetti del cuore, a cui il Comune ha assegnato in comodato d’uso un Fiat Ducato.
Un servizio di sostegno ad anziani e bisognosi è stato attivo anche a Milano fino ad aprile grazie al contributo di fondazione Guido Venosta. In due mesi sono state effettuate circa 45 mila corse gratuite, chiesto principalmente da over 65. Da giugno è invece attivo un servizio di trasporto sociale nei comuni di Ostuni, Brindisi, Carovigno, San Vito dei normanni e San Michele Salentino. Il progetto sociale Easy Go si rivolge a disabili ed anziani.
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