L’azienda finlandese ha da poco immesso sul mercato le sneaker Nomad realizzate in plastica riciclata ed i fondi di 21 tazzine di caffè
Dire che il caffè si beve è un’ovvietà. Ma pian piano sta entrando nella quotidianità anche il riutilizzo dei fondi. C’è chi li riutilizza come concime. E chi li utilizza addirittura per realizzare scarpe ecosostenibili. Come l’azienda calzaturiera vietnamita ShoeX. La stessa azienda che durante la prima fase della pandemia aveva lanciato sul mercato un nuovo prodotto ecologico e biodegradabile a base di caffè: le mascherine. L’azienda del sud est asiatico non è l’unica che riutilizza i fondi del caffè per realizzare delle scarpe. Da qualche tempo a farlo è anche la finlandese Rens, che ha da poco immesso sul mercato le sneaker Nomad realizzate in plastica riciclata ed i fondi di 21 tazzine di caffè.
Il poliestere riciclato sarà impiegato per realizzare la membrana che renderà la calzatura impermeabile. La Nomad non è la prima scarpa sportiva a impatto zero lanciato dall’azienda finlandese. Una prima scarpa di questo tipo era stata lanciata sul mercato nel 2019. La Kickstarter era pensata per gli sportivi da alte prestazioni. La Nomad è invece pensata per tutti. Per realizzarla la Rens ha lanciato circa un mese fa una campagna di crowdfunding.
La scelta dell’azienda non va solo nella direzione di un’offerta ecosostenibile sul mercato. Ma anche in risposta alla domanda. Secondo la società di analisi del mercato Mintel, cresce sempre più la domanda di materiale sportivo sostenibile.
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