Gli studenti campani ultimi in Italia in italiano e matematica. Secondo i dati Invalsi dello scorso luglio il 64 per cento al termine delle superiori non raggiunge il punteggio minimo di competenze in italiano. La percentuale per la matematica sale addirittura al 73. Sale anche la dispersione scolastica, aumentata anche a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19. In Campania il dato è pari al 20,1 per cento, contro una media nazionale del 9,5.

Sono diverse le realtà campane che lavorano per il contrasto della dispersione scolastica. Tra questi c’è la cooperativa sociale Dedalus. Nel solo 2020 sono 164 gli alunni seguiti. Di questi 34 sono minori rom. Nello stesso periodo la coop napoletana ha attivato uj centro di sostegno allo studio, messo in rete 17 scuole, erogato 8 borse di studio, effettuato 51 interventi di mediazione per famiglie.

Giovedì 23 settembre alle 17 Dedalus organizza il seminario “Delicati equilibri: lavorare con le scuole, partecipare alla comunità educante, contrastare la povertà educativa. Il ruolo delle cooperative e del civismo attivo”. L’incontro sarà occasione per analizzare i percorsi intrapresi per contrastare l’abbandono scolastico e il fallimento formativo, come i patti di comunità, e riflettere su quanto è ancora necessario mettere in campo per ripensare la scuola nel suo complesso.

All’appuntamento prenderanno parte, tra gli altri, l’assessore all’Istruzione del Comune di Napoli, Annamaria Palmieri, il presidente di Con i Bambini, Marco Rossi Doria, la referente area scuola di Dedalus, Paola Esposito. Coordina Andrea Morniroli.

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