L’idea è nata a seguito di un episodio di razzismo di cui è stata vittima un giovane migrante che collabora come tirocinante nella sartoria sociale
Il razzismo può essere combattuto anche attraverso prodotti sartoriali. Come fa la cooperativa Al Revés di Palermo attraverso la realizzazione di borse di stoffa colorate con la scritta No racism. L’idea è nata a seguito di un episodio di razzismo di cui è stata vittima un giovane migrante che collabora come tirocinante nella sartoria sociale. Al Revés è un luogo in cui si mischiano culture e competenze, un percorso di promozione umana attraverso l’impegno occupazionale e creativo, dove sono impegnate persone con diverse fragilità sociali. Le borse sono disponibili sia presso la sartoria che online.
Al Revés è una realtà che si occupa di inserimento socio-lavorativo di persone in difficoltà attraverso l’economia circolare nel settore tessile. La sartoria sociale trasforma i rifiuti in risorsa e le persone con difficoltà sociali trasformano la propria vita in ricchezza. Come nel caso del progetto Ape & Filo realizzato la scorsa estate.
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