Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha partecipato al Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica che si è tenuto oggi a Napoli. Nel corso della riunione con con i vertici della magistratura napoletana, la titolare del Viminale ha discusso della situazione della sicurezza nell’area metropolitana. Proprio ieri a riguardo la Lamorgese aveva ricevuto un documento dai comitati di Liberazione dalla camorra dell’area sud, dell’area est e dell’area nord di Napoli.

Diversi i temi affrontati dal ministro. Tra questi la criminalità minorile. Secondo la Lamorgese il fenomeno non può essere trattato solo in chiave repressiva. Anzi. Prima di arrivare a quello «va inquadrato nel contesto più ampio del disagio giovanile, caratterizzato, soprattutto in alcune aree, da povertà educativa, disagio sociale, dispersione scolastica, affermazione di modelli sbagliati e devianti».

Prima del comitato territoriale di sicurezza e ordine pubblico il ministro dell’Interno è intervenuta alla sottoscrizione dell’Accordo per la sicurezza partecipata. A ratificarlo con lei, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De luca, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ed il prefetto di Napoli, Claudio Palomba. Tra le azioni previste dal patto il rafforzamento della prevenzione e del controllo del territorio anche con sistemi di videosorveglianza, tavoli di osservazione in materia presso le Municipalità, contrasto alle occupazioni illegali di abitazioni pubbliche, ai parcheggiatori abusivi, alle baby gang, alla violenza di genere.

Non solo contrasto alla criminalità, come ha sottolineato la titolare del Viminale. Sono infatti previste iniziative legate di inclusione sociale, lotta alla dispersione scolastica, interventi a favore dei giovani, iniziative per la promozione e tutela della legalità, sicurezza sui luoghi di lavoro.

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