Ucraina, Puglia modello di solidarietà

Ucraina, Puglia modello di solidarietà

Nadiya Yamnych, una giovane donna che vive in Puglia, ha chiesto se ci fossero famiglie di Leopoli, la sua città, se volessero affidarle dei bambini

Per Filippo Grandi, Alto commissario Onu per i rifugiati, «l’Europa affronterà presto la più grande crisi di profughi di questo secolo». Al sesto giorno di guerra, secondo i conteggi delle polizie di frontiere, i numeri di coloro che hanno lasciato l’Ucraina sono già importanti. Sono in 677mila ad aver lasciato i bombardamenti alle spalle. «Stiamo pianificando un’accoglienza per 4 milioni di rifugiati», ha dichiarato Grandi, soffermandosi su un particolare che fa capire la cifra di quanto sta accadendo: «lavoro da 40 anni sulle crisi umanitarie e raramente ho visto uno spostamento di persone così rapido, il più grande d’Europa dalla guerra nei Balcani».

Nel nostro Paese, intanto, si è avviata già la rete di solidarietà composta da associazioni di ogni ordine e grado, Comuni e cordate di cittadini. Come Nadiya Yamnych, una giovane donna che vive in Puglia, e che ha sposato un italiano, che ha chiesto se ci fossero famiglie di Leopoli, la sua città, se volessero affidarle dei bambini. Nadiya nel giro di 24 ore ha avuto la disponibilità di ben dodici famiglie disposte a inviare i propri figli in Italia.

Un’altra storia bella arriva dalla provincia di Foggia, nella cittadina di Troia. Il primo cittadino, Leonardo Cavalieri, ha fatto sapere tramite i profili social che «a partire da oggi, tutti i cittadini ucraini che vivono a Troia possono richiamare in Italia parenti e familiari in pericolo a causa della guerra». «Ogni ucraino che vive nella nostra città – aggiunge Cavalieri – si attivi per contattare parenti e familiari, attraverso i corridoi umanitari arriveranno qui, nella nostra grande comunità. Per loro ci sarà una casa e tutto ciò di cui avranno bisogno».

Poi un monito, importante che andrebbe insegnato nelle scuole: «non riusciamo a fermare la guerra, ma possiamo dare aiuto a chi la guerra la subisce». Sempre in Puglia, a Foggia, è arrivato nella serata di ieri un primo gruppo di ucraini, centro tra donne e bambini. Il bus che ha portato in Italia il gruppo era partito tre giorni fa da Ternopil, città situata nella parte occidentale del Paese.

Questo è il Paese che ci piace.

@rob_malfatti

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