Le donne che lavorano nei Paesi Ue sono meno degli uomini. A certificarlo è la stessa Commissione Europea. Il rapporto sul gender gap in campo occupazionale 2020 evidenzia che il divario è dell’11 per cento. Nel 2017 le donne che lavorano nei Paesi Ue guadagnavano in media il 16 per cento in meno all’ora rispetto agli uomini. Nel 2014 la differenza retributiva era stata del 39,6. La differenza di genere non si registra solo nei lavori cosiddetti comuni. Il gender gap esistente nel mondo della scienza, della tecnologia, del digitale e dell’imprenditoria. Questi i temi al centro dell’incontro del Portici Science Cafè in programma mercoledì 9 marzo alle 17.30 presso il bene confiscato Villa Fernandes (via Diaz 144, Portici).

L’appuntamento, promosso in collaborazione con il Coordinamento Napoletano Donne nella Scienza, affronterà anche il concetto di cura, cura di sé, cura degli altri, cura della terra che ci ospita. Tra gli ospiti sono previste Marina Melone (dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Avanzate dell’Università Luigi Vanvitelli), Rossana Valenti (dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Napoli Federico II), Stefania De Pascale e Chiara Cirillo (dipartimento di Agraria della Federico II). Ed ancora Emma Buondonno (dipartimento di Architettura della Federico II), Carla Langella (dipartimento di Architettura e Disegno Industriale della Vanvitelli), Angela Gargano e Maria Rosaria Masullo della sezione napoletana dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

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Ingresso con green pass obbligatorio fino ad esaurimento posti. Sarà possibile seguire l’evento in diretta dalle pagine Facebook del Portici Science Cafè e di Villa Fernandes.

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