«Resilienza nell’Africa sub-sahariana vuol dire adattarsi alla mancanza di acqua. La fonte primaria di vita», spiega Giobbe Covatta, che ha prestato la sua voce alla narrazione di un video che raccoglie testimonianze
raccolte da Amref, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua di oggi. Secondo i dati diffusi dalla più grande ong africana, attualmente, un abitante su cinque non ha acqua potabile a sufficienza. In termini assoluti significa 1,2 miliardi di persone. Nonostante l’accelerazione, in Africa ancora oggi, l’accesso a servizi igienico-sanitari adeguati, è ancora molto basso. Se nelle città circa 8 persone su 10 hanno accesso ad acqua pulita, nelle nelle zone rurali si arriva a poco più di 4 persone su 10.

Non bisogno andare così lontano, invece, per accertare lo spreco e le perdite d’acqua. Secondo il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili sono necessari investimenti per oltre 3,8 miliardi di euro per mettere in sicurezza le strutture idriche primarie del Paese. Di questi 2 miliardi provengono dal Pnrr e 468 milioni dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020. Il 40 per cento di fondi che arriveranno per questa voce dal Pnrr saranno investiti al Mezzogiorno per 124 interventi. Proprio al sud c’è l’unica città che, come ha sottolineato l’ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha rispetto il referendum sull’acqua pubblica. «Oggi il governo Draghi, in cui la maggioranza più forte è quella pentastellata che aveva fatto dell’acqua pubblica una battaglia subito tradita, vuole privatizzare acqua e servizi idrici», ha detto il leader di demA.

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Proprio dal M5S arriva però la proposta di legge sui santuari dell’acqua potabile, a prima firma del nostro Ruggiero Quarto. Una proposta che arriva da lontano. Dalla mozione dal luglio 2019 dell’allora senatore Franco Ortolani, poi deceduto. «Un disegno di legge importantissimo, depositato ormai da due anni in Senato, che mette al centro le funzionalità ecosistemiche di questa materia prima e che la fa entrare di diritto come bene pubblico, comune. Una norma che avrebbe un ruolo altamente strategico per il Paese», si legge in una nota dei senatori M5S in commissione Ambiente al Senato.

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