Rivedere la gestione dei beni confiscati

Rivedere la gestione dei beni confiscati

Lo ha evidenziato oggi anche il gruppo di lavoro permanente sul tema dei beni confiscati alle mafie di fondazione Con il Sud

I beni confiscati alle mafie sono una delle più importanti forme di lotta alla criminalità organizzata. Sia sul piano economico che di immagine. La confisca è prevista dalla legge Rognoni-La Torre, che ha introdotto anche il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Ma il loro riutilizzo va a rilento. Come ha evidenziato il gruppo di lavoro permanente sul tema dei beni confiscati alle mafie, istituito da fondazione Con il Sud. Un organismo utile a seguire le questioni legate a valorizzazione e gestione dei beni.

Sul tema della gestione dei beni e sul ruolo dell’Agenzia si era pronunciato anche il ministro per la Pubblica amministrazione. Occasione di questo intervento è stata la relazione della commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie sull’analisi delle procedure di gestione dei beni sequestrati e confiscati. Due le maggiori criticità. In primis i procedimenti giudiziari di sequestro e di confisca e la gestione di beni e aziende. In seconda istanza la necessità di assicurare la continuità aziendale, per incentivare la destinazione anticipata dei beni e per favorirne l’assegnazione provvisoria.

Il tema della gestione dei beni confiscati sarà al centro di una due giorni organizza alla Stazione marittima di Napoli dalla Regione Campania. Il forum, che si terrà il 1 e 2 aprile, vedrà ospiti i ministri dell’Interno, Luciana Lamorgese, del Sud, Mara Carfagna, il commissario europeo per gli affari economici, Paolo Gentiloni.

@dalsociale24

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