Sviluppare nelle comunità di montagna una rete di servizi alla persona, in grado di attivare l’ecosistema della salute e del benessere di prossimità
La pandemia ha acuito le difficoltà delle persone vulnerabili. Ed ha fatto crescere anche la platea di cittadini in stato di necessità, non solo economica. Anche in territori spesso considerati avulsi da certi dinamiche sociali, ma che in realtà non lo erano neanche prima dell’emergenza da Covid-19. Come la Val d’Aosta, dove è stato attivato il progetto We Pro Prossimità. Un percorso che vuole sperimentare nuovi modelli di welfare di prossimità e sviluppare, nelle comunità di montagna, un esempio di rete di servizi alla persona, in grado di attivare l’ecosistema della salute e del benessere per raggiungere l’empowerment di prossimità.
Uno spazio aperto che offre servizi di ascolto, accompagnamento e autonomia alle famiglie e ai cittadini, anche in condizioni di fragilità. Cittadini, famiglie, enti del terzo settore fanno rete per la cura del bene comune e per costruire una comunità che guarda al futuro. Tra le iniziative attuate sul territorio gli incontri finalizzati a promuovere la Banca del tempo per stimolare la riflessione sulla condivisione del tempo e sulla solidarietà. Sabato 9 aprile avrà luogo il terzo incontro del progetto finanziato dall’assessorato alla Sanità, Salute e Politiche sociali della Val d’Aosta, tramite il Programma di Cooperazione territoriale (Fesr) Interreg V Italia Francia – Alcotra.
Appuntamento alle 15 presso il Csv Aosta (rue Xavier de Maistre, 19), dove saranno illustrati gli interventi realizzati dalla cooperativa sociale L’Esprit à l’Envers, in collaborazione con la Co-progettazione Anziani Attivi Aosta tra l’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Aosta e l’ATI di cooperative sociali La Sorgente e L’Esprit à l’Envers.
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