A monitorare l’andamento sarà l’Agenzia di sanità pubblica di Barcellona, mentre per quanti violeranno la norma è prevista una multa pari a 30 euro
Arsenico, formaldeide, ammoniaca, acido cianidrico, nicotina. Sono solo alcune delle sostanze chimiche contenute nei mozziconi di sigarette. Il filtro è inoltre composto da acetato di cellulosa, sostanza che consente una decomposizione non prima dei dieci anni. Il rapporto “Piccoli gesti, grandi crimini” di Marevivo ei mesi scorsi ha evidenziato che solo in Italia sono 14 miliardi i mozziconi dispersi ogni anno nell’ambiente. Per far fronte a questo problema, lo scorso ottobre, Utilitalia e Marevivo hanno siglato un accordo. Ma questo non basta. Soprattutto in alcuni luoghi la presenza di mozziconi continua ad essere abnorme. Come le spiagge.
Per fronteggiare l’inquinamento ci sono delle singole iniziative, come quella dell’Animalido dog beach di Fano, che dal 2019 ha deciso di regalare un bicchiere di birra a quanti raccolgono un bicchiere pieno di cicche di sigarette o cannucce dalla spiaggia. Un esempio che sarebbe da seguire. Come sarebbe da seguire quello di Barcellona. La città spagnola ha deciso di bandire, da luglio, il fumo in spiaggia. Una decisione che arriva dopo il progetto pilota Spiagge senza fumo della scorsa estate, nel corso del quale il divieto era esteso alle quattro spiagge di Sant Miquel, Somorrostro, Nova Icària e Nova Mar Bella. Da questo estate il divieto varrà su tutte le dieci spiagge. A monitorare l’andamento sarà l’Agenzia di sanità pubblica di Barcellona. Ad oggi la multa prevista per chi viola la norma è pari a 30 euro.
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