Un progetto, e un percorso che nasce dal primo lockdown, quando la Fattoria sociale Fuori di zucca ha ospitato ragazze e ragazzi disabili che potevano fruire di spazi in cui svolgere le loro attività terapeutiche e riabilitative. A valle di quel periodo infatti, il timore dei familiari dei ragazzi, di vedere spegnersi le attività svolte in Fattoria fu esposto ai responsabili della struttura che operano all’interno dell’ex parco della Maddalena di Aversa. Questi ultimi, raccogliendo tale preoccupazione si attivarono prontamente per ideare un nuovo cammino di recupero e inclusione sociale rivolto a portatori di disabilità piuttosto che affetti da autismo.

Il progetto è partito un anno fa grazie al sostegno di Fondazione con il Sud e il Fondo di beneficienza di Banca Intesa. Questa mattina è stato presentato l’esito straordinario di un anno di lavoro fatto con grande attenzione alle persone e con scientificità, come testimoniato anche dal direttore dei dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II, Marco Musella. Un lavoro che nelle conclusioni della mattinata affidate dal presidente di Fondazione con il Sud, Carlo Borgomeo, ha evidenziato l’alta qualità di un progetto i cui risultati tecnici ma soprattutto umani sono la prova provata di come oggi per passare dalla disperazione alla speranza è necessario creare relazioni, manualità, specificità ma soprattutto comunità.

Alla presentazione hanmo preso parte anche il sindaco di Aversa, Alfonso Golia, i responsabili della struttura e del progetto La Fattoria della Salute, Giuliano Ciano e Pasquale Gaudino, le delle mamme dei ragazzi che stanno partecipando alle attività e le operatrici che li stanno accompagnando in questo percorso.

@VinsViglione