La Regione Emilia-Romagna ha investito 474 mila euro per sostenere le persone che fuggono dalla guerra in Ucraina sul piano dell’inclusione lavorativa
Dalle visite mediche come quelle offerte dalla cooperativa Equa di Milano ai vari servizi di assistenza legale, psicologica, accoglienza messi in campo dal partenariato sociale di Napoli. Il terzo settore sta lavorando per offrire le migliori soluzioni alle persone che fuggono dalla guerra in Ucraina. Anche le istituzioni territoriali si stanno dando da fare in tal senso. Come la Regione Emilia-Romagna, che offre corsi di lingua italiana e percorsi di inserimento lavorativo, per un investimento di 474 mila euro.
Per l’assessore regionale al Lavoro, Vincenzo Colla, si tratta di «un passo ulteriore nell’accoglienza per aiutare chi fugge dalla guerra. Abbiamo deciso di integrare le prestazioni e le misure di politica attiva a favore delle persone in cerca di occupazione, anche con interventi di alfabetizzazione linguistica delle persone sfollate dall’Ucraina, che abbiano fatto richiesta di permesso di soggiorno per protezione temporanea, così da permettere l’acquisizione delle competenze di lingua italiana minime necessarie per accedere al lavoro».