Dall’inizio del conflitto l’Uici ha garantito nelle varie città l’istruzione attraverso percorsi di accoglienza, ospitalità e inserimento scolastico
Sono 2,7 milioni i cittadini ucraini che hanno una disabilità. A chiedere una maggiore attenzione per loro era stato prima il Forum Europeo. Poi l’associazione europea Sindrome di Down. Ed in Italia Fish, che aveva proposto un corridoio urgente per la persone con disabilità. Pochi giorni fa Unicef ha stretto un accordo con i ministeri dell’Istruzione della Salute, delle Politiche sociali e con il centro di Riabilitazione dell’Infanzia Dzherelo per rispondere ai bisogni dei bambini con disabilità colpiti dalla guerra.
Sono decine le organizzazioni scese in campo su questo aspetto. Tra loro anche l’unione italiana ciechi ed ipovedenti. Dall’inizio del conflitto l’Uici ha garantito nelle varie città l’istruzione attraverso percorsi di accoglienza, ospitalità e inserimento scolastico. L’associazione sta dando supporto ad una buona parte dei 160.000 ciechi assoluti e agli oltre due milioni e centomila ipovedenti presenti nel Paese.
Contestualmente l’Uici ha avviato la campagna di raccolta fondi La bellezza fiorisce dal sorriso di tutti i bambini. L’obiettivo è garantire ospitalità, inclusione scolastica nel caso di studenti e studentesse e supporto alle famiglie. Elisabeta, Sofia, Mattvi, Nicolai e Nicoleta sono i primi cinque bambini che sono stati accolti in Italia attraverso le sedi territoriali dell’Uici.