Dal 2010 al 2019, la quota di lettori in Italia è scesa dal 45,2 al 38,4 per cento nella fascia d’età che va dai 18 anni a salire. Nonostante questo calo c’è ancora molta richiesta di libri. A testimoniarlo tanti progetti. Da libri in carcere alla recente iniziativa della Scugnizzeria per i neonati di Scampia. Ed ora anche in ospedale. Fondazione Sant’Orsola ed il Policlinico di Bologna hanno lanciato l’iniziativa Prova a dirlo con un libro. I pazienti potranno scegliere un libro da leggere. I volontari della fondazione lo acquisteranno alla libreria Feltrinelli di piazza Ravegnana entro 24 ore dalla richiesta. Prova a dirlo con un libro è dedicato ai pazienti del Sant’Orsola di Bologna.

In più i volontari recensiscono i libri scelti. Queste recensioni finiscono in un catalogo online, consultabili dai degenti. In un anno sono stati raccolti 325 libri. Il 62 per cento da quanti hanno richiesto un libro è donna. 180 di questi pazienti hanno inviato tramite mail la propria testimonianza. Per incrementare la proposta fondazione Sant’Orsola ha lanciato una campagna di raccolta fondi. Si può partecipare acquistando una gift card da 5 o 10 euro. I donatori potranno anche lasciare un messaggio per chi riceverà il libro.

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Il presidente di fondazione Sant’Orsola, Giacomo Faldella, ha sottolineato che «donare un libro è un gesto potente perché connette con la vita, abbatte i muri, trasporta in altre epoche e in altri luoghi e costituisce un’occasione di incontro con i nostri volontari, liberando tante energie come raccontano le testimonianze dei beneficiari».

Quella di Bologna non è la prima esperienza di libri in ospedale. Lo scorso settembre è partito al Pascale di Napoli il progetto del libro sospeso. I libri sono sospesi su pannelli mobili dotati anche di Qr code che dà la possibilità di scaricare il libro associato al telefono di chi lo inquadra.

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