Se si guarda ai numeri degli ultimi due anni il dato è ancora più allarmante, infatti tra il 2020 e il 2021 sono 454 i senza dimora morti
Lo scorso 13 luglio avevamo lanciato l’allarme sulla dura estate per le persone senza dimora. Un allarme che purtroppo è rimasto inascoltato. Da gennaio ad oggi sono morti 205 senza dimora. Di queste 61 sono decedute tra maggio e giugno. 57 nei primi quattro mesi dell’anno. I dati della Federazione italiana organismi per le persone senza dimora parlano chiaro. Queste persone vivono uno stato di disperazione e solitudine. Le morti dei senza dimora avvengono ovunque. La maggior parte per strada (46). Ma anche nei boschi, campi, pinete, fiumi e mare (39), in automobile (7), in carcere (6). E ancora in sottoscala, parcheggi, cavalcavia, stazioni, baracche, casolari e case abbandonate.
Sono chiare anche le cause di morte. 73 persone sono morte dopo aver accusato un malore. 20 investite da auto o treno, 19 vittime di violenza, 16 per overdose. 14 per annegamento ed altrettante per ipotermia e 12 si sono suicidato. L’età media è di 47 anni. La fio.Psd ricorda che da pochi giorni è iniziata ufficialmente la campagna elettorale. Molti stanno parlando di diritti. Queste persone sono tra i milioni di cittadini i cui diritti sono calpestati. Dalla salute alla residenza. Dai documenti al voto.
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Se si guarda ai numeri degli ultimi due anni il dato è ancora più allarmante. Tra il 2020 e il 2021 erano stati in 454 i senza dimora che hanno perso la vita. 246 nel 2021 e 208 l’anno precedente. In un report di aprile la Federazione italiana organismi per le persone senza dimora l’aveva definita strage silenziosa.
Per la presidente della fio.Psd, Cristina Avonto, è necessario «inserire nei programmi di governo una particolare attenzione alle persone senza dimora. È dovere di tutti nei confronti di queste persone. La federazione è a disposizione di ogni forza politica per trovare soluzioni e politiche adeguate alla gravità del problema, non ignoriamo gli ultimi».
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