I palloncini potrebbero sembrare innocui. Si tratta pur sempre di oggetti in plastica e, pur se biodegradabili o compostabili, per decomporsi hanno bisogno di condizioni particolari e tempi lunghi. In acqua non spariscono e nemmeno sui rami di un albero o nelle strade cittadine. Non può non essere accolta con favore l’ordinanza del Comune di Falciano del Messico, in provincia di Caserta, che vieta la dispersione di palloncini. Per i trasgressori sono previste multe da 25 a 500 euro.

L’ordinanza del sindaco di Falciano del Massico, Erasmo Fava, pubblicata pubblicata lo scorso 21 luglio è stata accolta con favore da più parti. Il consigliere regionale della Campania per i Verdi, Francesco Emilio Borrelli, ha sottolineato che si tratta di «una misura che noi chiediamo da tempo e per questo invitiamo tutti i comuni campani a seguire l’esempio. Far volare i palloncini può sembrare un gesto innocuo ma così non è in realtà».

Apprezzamento è stato espresso anche dal mondo associativo. Il presidente di Let’s do It! Italy, Vincenzo Capasso, ha evidenziato che questa «è una decisione storica. Si tratta di un passo verso una visione a trazione ambientale del territorio. Non è affatto scontato che un ente pubblico legga il territorio in questa chiave. Anche perché è una decisione che scontenterà molti cittadini. Ed anche se adottata da un piccolo comune, può far da apripista per altre amministrazioni. Può essere quell’esempio che in molto hanno bisogno di vedere per poi seguirlo».

Il primo recente appello ad evitare di farli volare era stato lanciato dalle associazioni ambientaliste campane a pochi giorni dal Capodanno 2020. Soprattutto in vista di festività come il Capodanno le sociazioni continuano a pungolare le amministrazioni pubbliche sul tema. Ma anche attraverso specifiche campagne. Come nel caso della campagna di Marevivo Per il mare non è una festa.

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