Martedì 20 settembre alle 15, nella casa circondariale di Poggioreale, avrà luogo l’anteprima nazionale del documentario tratto dal libro di Antonio Mattone
Il 14 aprile del 1981 Giuseppe Salvia tornava a casa con la sua utilitaria, senza scorta. A quei tempi aveva 38 anni ed era il vicedirettore del penitenziario napoletano di Poggioreale. La sua domanda di trasferimento era stata respinta. Salvia viene ammazzato. Il suo corpo, crivellato di pallottole, viene rinvenuto sulla tangenziale di Napoli con un piede incastrato nella portiera della sua auto. Ammazzato perché ha osato svolgere il suo lavoro rispettando le regole in un periodo in cui Cutolo controllava il carcere, e non solo. A distanza di 41 anni lo scrittore Antonio Mattone ripercorre quella vicenda nel libro La Vendetta del Boss.
Dal libro di Mattone è stato realizzato il documentario Le ultime parole del boss. Il lavoro sarà trasmesso il 30 settembre alle 21.25 su Rai Due. Una coproduzione Rai Documentari e B&B Film per la regia di Raffaele Brunetti che lo ha scritto insieme all’autore del libro ed Enrico Nocera. Il documentario è stato realizzato con materiali di repertorio e interviste inedite. Sia il libro che il documentario portano alla luce che l’omicidio di Giuseppe Salvia fu ordinato da Raffaele Cutolo. Antonio Mattone ha esaminato documenti negli archivi del carcere, incontrato la famiglia e i colleghi di Salvia, le guardie carcerarie, l’avvocato del boss e lo stesso Cutolo. La prima concessa dal boss dopo decenni di silenzio ed ultima prima della sua morte.
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Il documentario sarà proiettato in anteprima nazionale martedì 20 settembre alle 15, nella casa circondariale di Poggioreale intitolata a Giuseppe Salvia. Ci sarà un dibattito al quale prenderanno parte gli autori Raffaele Brunetti, Antonio Mattone ed Enrico Nocera, il direttore di Rai Documentari Fabrizio Zappi, il direttore del carcere Carlo Berdini, il comandante Gaetano Diglio, i figli e la vedova di Giuseppe Salvia.
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