730mila euro di gas a San Patrignano

730mila euro di gas a San Patrignano

A causa dell’aumento vertiginoso dei prezzi di energia e materie prime è molto concreto il rischio di dover chiudere interi settori della comunità di recupero per tossicodipendenti

Sono settimane che raccogliamo le denunce di enti del terzo settore che sono colpiti dal caro energia. Legacoopsociali ha segnalato che per la sola energia elettrica sono previsti aumenti fino al 300 per cento. Poi la Fish ha evidenziato che il caro energia colpisce in misura maggiore le persone con disabilità. E proprio questo fine settimana, in occasione della XV Giornata nazionale della Sclerosi laterale amiotrofica, Aisla ha promosso l’iniziativa Un contributo versato con gusto per le conseguenze del caro energia sulle persone malate di Sla. L’ultima a mostrare la propria bolletta del gas è stata San Patrignano. La comunità di recupero per tossicodipendenti si è vista recapitare una fattura di 730mila euro. Da pagare entro il 28 settembre. Nello stesso periodo dello scorso anno era stata di 70mila euro.

Più di dieci volte rispetto ad un anno fa. Una notizia che mette seriamente a rischio una realtà consolidata nel terzo settore. Dalla sua fondazione San Patrignano ha ospitato più di 26mila ragazzi. Ha convertito oltre 4000 anni di pene detentive in percorsi alternativi al carcere. Realizzato percorsi di recupero attraverso programmi individuali. Dato lavoro a centinaia di operatori, che hanno contribuito al reinserimento dei giovani in società. Oggi San Patrignano è un’impresa sociale con circa 40 settori formativi. Si va dalla cucina ai laboratori artigianali. Attività per le quali l’utilizzo di energia è imprescindibile.

Il rischio di dover chiudere interi settori a causa dell’aumento vertiginoso dei prezzi di energia e materie prime è molto concreto. Questo va a pregiudicare finanche il modello di sostenibilità economica della comunità. E di conseguenza la capacità di accogliere un numero sempre maggiore di persone. Ad oggi San Patrignano ospita gratuitamente circa settecento ragazzi e ragazze con problemi di dipendenze. Circa duecentoventicinque i dipendenti, collaboratori e volontari che animano le strutture della comunità. San Patrignano chiede alle istituzioni e alla politica di intervenire con urgenza per trovare soluzioni che permettano di portare avanti la propria l’operato della comunità.

@dalsociale24

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