Il 3 ottobre alle 11, presso l’oratorio Santi Elena e Costantino, sarà illustrato il programma completo di questa edizione della rassegna palermitana
La lettura è uno strumento sociale. Ed anche uno strumento per raccontare il sociale. I diritti. Come quelli dei migranti. Delle seconde generazioni, che la scorsa domenica non hanno potuto votare. Anche se nati in Italia e qui pagano le tasse. «Nel tempo in cui si tenta di far dell’accoglienza un crimine e di annichilire la memoria, in questo Paese nato prima nella sua lingua che nei suoi confini, proprio qui a Palermo, riprendiamo il discorso sulla pace dalla letteratura, dai miti e dalla lingua», si leggeva sul sito internet del festival delle Letterature migranti per l’edizione del 2019. Un passaggio quanto mai attuale.
Come è attuale il tema di questa ottava edizione del Festival delle Letterature migranti. La Città Futura «nasce da una riflessione sulla polis, in continuità con la riflessione condotta nelle edizioni precedenti. La metropoli asfissiante di un tempo è in potenza la neopoli dei nostri tempi oggi capace di rinascere nella relazione immateriale tra soggetti e luoghi separati», ha dichiarato l’ideatore Davide Camarrone. Cambiamento climatico e crisi della democrazia sono i temi alla base di una nuova narrazione del presente.
Questa edizione del festival si svolgerà ai Cantieri Culturali della Zisa. Il Festival delle Letterature migranti, organizzato con il patrocinio del Comune di Palermo e il sostegno di Fondazione Sicilia, Fondazione Federico II e Istituto Valdesi, raddoppia la programmazione. Dal 12 al 16 ottobre spazio alle sezioni letteraria e musicale con la presentazione di libri, dibattiti, incontri nelle scuole e momenti dedicati al documentario, alla musica e alle danze dal mondo. Dal 23 al 27 novembre spazio alle sezioni teatrale ed artistica con la presentazione di spettacoli e progetti inediti prodotti da Flm.
Il programma completo di questa edizione sarà presentato in conferenza stampa all’oratorio Santi Elena e Costantino, sede della Fondazione Federico II (Piazza della Vittoria, 23), il 3 ottobre alle 11.
@dalsociale24