La domanda povrà essere presentata dal 10 al 31 ottobre a mezzo posta certificata
Il Reddito di Libertà è un sostegno all’indipendenza economica, all’autonomia, all’emancipazione delle donne vittime di violenza in condizioni di non autosufficienza economica. La prima volta che si è sentito parlare di Reddito di Libertà era l’ottobre 2020. La Regione Sardegna aveva approvato la misura destinando 780 euro per ogni donna che decidesse di intraprendere questo percorso. Poi il consigliere regionale del Molise Gianluca Cefaratti aveva presentato una proposta di legge per favorire ancor più l’uscita delle donne dai percorsi di accompagnamento.
Il 17 dicembre 2020 la misura ha assunto carattere nazionale. Istituito dall’articolo 105-bis del decreto Rilancio 34/2020, è entrato in vigore il 20 luglio dell’anno successivo. Il dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali della Regione Sicilia ha pubblicato il bando per erogare la misura anche sull’isola. L’avviso pubblico prevede la realizzazione di un progetto personalizzato in favore delle donne vittime di abusi e maltrattamenti, anche con figli minori o disabili. Lo scopo è favorirne l’indipendenza economica, l’autonomia abitativa, l’occupabilità, la creazione di impresa.
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La Regione Sicilia ha stanziato poco più di 234mila euro. Ogni donna potrà richiedere fino ad un massimo di 10mila euro annui. Soldi che potranno essere utilizzati per le spese di affitto, per le utenze, gli arredi, spese lavorative. La domanda povrà essere presentata a partire dal 10 ottobre. Termine ultimo il 31 di questomese. Le domande potranno pervenire anche via posta elettronica certificata all’indirizzo dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it
La Regione Lazio aveva istituito una misura simile il 20 novembre 2018. La legge è stata rimodulata il 14 aprile 2020 e prevede un contributo unico da 5 mila euro per le spese abitative, sanitarie e scolastiche del nucleo familiare.
