La legge Dopo di Noi intende favorire il benessere e l’inclusione sociale delle persone con disabilità. L’obiettivo principale della legge 112/2016 è favorire l’autonomia delle persone con disabilità grave, al fine di evitare il ricorso all’assistenza sanitaria. Dopo di Noi perché i genitori delle persone con disabilità si chiedono appunto cosa ne sarà dei propri figli dopo la loro morte. L’interrogativo principale riguarda chi si prenderà cura di queste persone. Un tema che da decenni viene sottoposto alla politica e sul quale solo sei anni fa è stato legiferato.

Nonostante la legge le famiglie chiedono alla politica degli strumenti in grado di assicurare un futuro alle persone con disabilità. Le associazioni di rappresentanza delle persone con disabilità hanno spesso interloquito con le istituzioni, anche su questo tema. Una ulteriore occasione di confronto avrà luogo giovedì 2 marzo alle 15 presso la sala del Cenacolo di Palazzo Valdina, Camera dei Deputati (piazza in Campo Marzio, 42 Roma).

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All’apertura interverranno il deputato e presidente della fondazione Fia, Davide Faraone, il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli. Ed ancora la consigliera della Corte dei Conti, Carmela Mirabella, il consigliere CND Notariato Terzo Settore, Gianluca Abbate, il presidente di Fand, Nazaro Pagano, il presidente di Fish, Vincenzo Falabella.

A seguire, alle 16.30, la tavola rotonda “Dalla Vita Indipendente al Dopo di Noi: Quali scelte per il futuro”, moderata dal giornalista Gianluca Semprini. Interverranno Elena Vivaldi, professoressa associata Diritto costituzionale Scuola Sant’Anna di Pisa, la vice presidente di Anmic, Annalisa Cecchetti,  Luca Vecchi, delegato Anci Welfare e sindaco di Reggio-Emilia, Cristiana Perego, Comitato Officina Dopo Di Noi, il presidente della fondazione Zancan, Tiziano Vecchiato, il presidente di Anffas, Roberto Speziale. Alle 17.45 sono previste le conclusioni a cura di Davide Faraone.

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