Nell’ultima settimana Fish ha avviato una fitta interlocuzione con governo e parlamento per il ripristino
La legge di Bilancio 2022 introdusse il bonus 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche per tutte le spese effettuate nel 2022 su immobili esistenti. La misura era stata concessa anche per installare impianti di automazione per aiutare le persone con problemi deambulatori, come ascensori e montascale. Il decreto-legge 11 del 2023 ha rivisto la disciplina fiscale. Tale decisione ha posto uno stop allo sconto in fattura previsto dai bonus edilizi che prevedevano una detrazione Irpef del 75 per cento delle spese, anche per le persone con disabilità.
Nell’ultima settimana Fish ha avviato una fitta interlocuzione con il ministro per la Disabilità e con diversi parlamentari per la presentazione di un emendamento al dl che reintroduca la detrazione fiscale. «A nostro avviso c’è stato una erronea valutazione delle norme, il bonus del 75% non può essere di certo paragonato al bonus 110 che, con variazioni, è passato al 90. La cancellazione della cessione del credito e sconto in fattura del 75% per le opere finalizzate ad abbattere le barriere architettoniche è un segnale che stride rispetto agli impegni assunti dall’attuale Governo nei confronti delle persone con disabilità e delle loro famiglie», ha sottolineato il presidente di Fish, Vincenzo Falabella.
«Per agevolare e velocizzare questo passaggio, Fish ha scritto e presentato ai parlamentari un apposito emendamento che sarà presentato, nella discussione all’Atto Camera 889 in materia di Conversione in legge del decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11, recante misure urgenti in materia di cessione dei crediti di cui all’articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77», ha aggiunto Falabella.
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