Martedì 7 marzo il salone di Officine Gomitoli, in piazza Enrico De Nicola 46 a Napoli, ospiterà la prima sfilata dell’atelier della sartoria sociale Ciak si cuce. Alle 17.30 donne e giovani modelle e modelli per un giorno saranno le persone beneficiarie dei progetti di inclusione di cittadini con background migratorio. Un’occasione per raccontare le attività della sartoria sociale, ma anche per fare mergere talenti, favorire scambio e condivisione di storie e vissuti personali tra giovani e donne provenienti da diversi Paesi del mondo.

La pluralità di culture delle persone che frequentano il laboratorio Ciak si cuce, lo rende un luogo vitale e creativo che, grazie a persone esperte del settore. Il laboratorio produce oggetti artigianali originali e tutti diversi, ricavati da materiali da riciclo in una logica di sostenibilità e riutilizzo. Come shopper, borse, astucci, accessori, tovagliette realizzati dai teloni pubblicitari dei film che, dopo la promozione andrebbero al macero, donati dal Cinema Modernissimo. Il laboratorio dà una seconda vita anche a scampoli di stoffa di fine serie e pelle, regalati da artigiani del territorio. Ogni manufatto che viene prodotto contiene una storia intrisa di umanità, sostenibilità, convivenza e inclusione.

Nel corso dell’evento di martedì è previsto l’intervento musicale del laboratorio di percussioni del musicista Maurizio Capone. Madrina d’eccezione è l’attrice e scrittrice Miriam Candurro. L’esposizione dei ritratti delle protagoniste e protagonisti della sfilata è a cura della fotoreporter Ada Masella. La sfilata di domani rientra negli eventi del Marzo Donna della cooperativa sociale Dedalus, dedicato a storie di riscatto da violenza e sfruttamento attraverso percorsi di protagonismo e autodeterminazione femminile.

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