Con il contributo di Procter & Gamble insieme ad AzzeroCO2 è stato realizzato nel bene confiscato gestito dalla coop Rose Blu
Il 21 marzo è il primo giorno di primavera. Ma si celebra anche la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Ed ancora la Giornata Mondiale della Sindrome di Down. L’iniziativa che si tiene oggi a Villa San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria, in qualche modo le mette assieme entrambe. Sono infatti state piantate sessanta tra piante ed alberi da frutto intorno al bene confiscato alla mafia ed assegnato alla coop Rose Blu. In quello che una volta era il fortino ‘ndranghetista, oggi la coop ha realizzato una casa famiglia per il Dopo di noi per sei giovani-adulti con sindrome di Down rimasti soli.
Il frutteto solidale è stato realizzato con il contributo di Procter & Gamble insieme ad AzzeroCO2 per creare un’oasi verde di biodiversità e inclusione sociale. Nel frutteto di circa mille metri quadri sono stati piantati aranci, limoni, corbezzoli, mandarini, carrubi, ciliegi e kiwi. Un vero e proprio progetto di agricoltura sociale, che, oltre a contribuire al sostentamento della Cooperativa attraverso la vendita dei prodotti dell’orto-frutteto e dei suoi derivati, promuove l’integrazione attraverso attività di socializzazione per bambini e bambine con disabilità.
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Da oltre 20 anni la coop Rose Blu si occupa di servizi per le persone con disabilità. Farlo in un bene confiscato alla ‘ndrangheta «conferisce al nostro lavoro un significato ancora più ampio di riscatto sociale e civile. Quello che ora vogliamo realizzare con la cooperativa negli spazi esterni della comunità Dopo di Noi è un parco inclusivo e una fattoria didattica per permettere attività di pet therapy. Nell’ambito di questo più ampio intervento, ha assunto un importante significato la creazione di un frutteto grazie al contributo di Procter & Gamble», ha dichiarato il presidente della cooperativa, Domenico Barresi.
Quello di Villa San Giovanni non è l’unico frutteto che ha lo scopo di includere persone con disabilità. Altri sono stati realizzati a Modica con la coop A. Portogallo, a Teramo con l’associazione Rurabilandia che conduce una fattoria didattica e un agriturismo impiegando ragazzi con sindrome di Down. Ed ancora a Sesto Fiorentino con la coop La Fonte, a La Spezia con la coop Sant’Anna.
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