Le violazioni risultano collegate tanto alla gestione irregolare dei rifiuti, quanto alla presenza di scarichi non conformi
In un recente articolo pubblicato da Arpac sono stati riportati i dati relativi allo smaltimento degli effluenti zootecnici, reflui oleari e fanghi di depurazione dai quali è emerso che nel periodo 2014-2021, su 307 controlli effettuati presso gli allevamenti zootecnici sono stati rilevate, tra amministrative e penali, ben 223 non conformità totali. Non conformità che in ambito pratico si traducono, come ribadito anche nell’articolo, nella potenziale compromissione dello stato qualitativo delle matrici coinvolte, nel caso specifico terreni e acque di falda.
La potenziale alterazione di tali matrici infatti è connessa al frequente utilizzo in ambito agricolo dello spandimento in campo per evitare la gestione dei reflui come rifiuto. Tale pratica, meglio nota anche come fertirrigazione, consiste nella miscelazione dei reflui dei quali si cerca di sfruttare il contenuto organico e quindi le proprietà fertilizzanti, con le acque di irrigazione per poi spandere la miscela in campo. Laddove questo procedimento non rispetta le norme definite sia a livello nazionale che regionale, gli effetti che possono derivarne per il suolo e per le acque possono essere più o meno rilevanti a seconda del contenuto delle sostanze “smaltite” in maniera irregolare.
Le violazioni rilevate da Arpac risultano collegate tanto alla gestione irregolare dei rifiuti, quanto alla presenza di scarichi non conformi. Con questi ultimi che negli anni passati ci hanno regalato spettacoli ben poco lusinghieri e rassicuranti come la famosa chiazza scura che qualche anno fa si estesa alla foce dell’Agnena (tra Castel Volturno e Mondragone). È evidente quindi la necessità da parte degli organi regionali di verificare con estrema accuratezza l’attuazione delle norme regionali in materia di corretta gestione dei reflui zootecnici e di fanghi di depurazione. A tutela dell’ambiente e della salute pubblica, e di comparti fondamentali per l’economia e l’occupazione in Campania.
@VinsViglione
(in foto foce Agnena, 9 maggio 2020)