La consigliera regionale della Lombardia ha ripreso l’appello di Silvia Stoyanova, esclusa dal concerto di Taylor Swift, suo malgrado, perché in carrozzina
Il 13 luglio 2024 Taylor Swift sarà in concerto a San Siro. Una 35enne milanese, Silvia Stoyanova, è stata esclusa dall’evento, suo malgrado, perché in carrozzina. Questo dopo aver acquistato il biglietto – al costo di 300 euro – in un’area a numero chiuso, poi dichiarata esaurita. La ragazza ha lanciato in rete una petizione, raccolta, tra gli altri, dalla consigliera regionale della Lombardia Lisa Noja. La capogruppo del Terzo Polo ha sottolineato che «tante volte ho patito l’esperienza dei concerti che ero costretta a vivere, separata dal gruppo di amici in spazi riservati e appartati cui potevo accedere solo con un accompagnatore: da ragazzina spesso mi ha molto ferita».
La musica è un linguaggio universale che connette le persone. Ma concerti ed eventi non consentono alle persone con disabilità di accedervi. Spesso i luoghi scelti non sono accessibili. E anche quando lo sono, gli organizzatori non si preoccupano di rendere accessibile l’evento. Per quanto concerne la Lombardia, Lisa Noja, nel comunicato diffuso qualche giorno fa, ha aggiunto che «intendo impegnarmi in prima linea, per il mio ruolo politico, per coinvolgere artisti, organizzatori di concerti e istituzioni affinché si trovi una soluzione che consenta a tutti di vivere le esperienze dei live pienamente, e non in spazi lontani, isolati, a numero chiuso».
Molte persone con disabilità fisiche affrontano sfide quando partecipano a concerti. Cercare di superare le barriere architettoniche di ogni tipologia è la vera sfida del futuro. Sia per le istituzioni che per i privati. È un obbligo da parte non solo dello Stato, ma anche di chi si occupa di queste manifestazioni per scopi commerciali. Già nel 1989 la legge si era mossa in tal senso ma dopo 30 anni ancora non è rispettata. dalSociale24 se ne era già occupato 3 anni fa, riprendendo l’appello dell’associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti che aveva lanciato una petizione, creando anche una pagina Facebook dedicata alla campagna.
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