Continua la lotta delle autorità sanitarie internazionali per arginare la nuova epidemia di Ebola in corso in Congo. Fino all’8 gennaio 2019 si sono registrati ben 628 casi, compresi 383 decessi. Finora, 222 persone hanno recuperato e sono state dimesse. Ad aggiornare le stime è un nuovo report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). L’epidemia rimane attiva in dieci aree, ma è segnalato un calo nell’incidenza a Beni, l’ex epicentro del contagio.  

Un mese fa il report di fine anno di Unicef. Secondo il ministero, nel 2018, sono stati registrati 467 casi di bambini che hanno contratto l’ebola, tra cui 255 morti confermati. Ma «i sopravvissuti sono cruciali per la loro presenza rassicurante», scrivevano i volontari dell’Unicef. I bambini ora rappresentano più di un terzo di tutti i casi.

In un caso su 10, si tratta di bambini sotto i 5 anni: quelli che contraggono la febbre emorragica sono a maggior rischio di morte rispetto agli adulti. Sono stati segnalati pochi casi di ebola nei neonati, ma gli esperti sospettano che la trasmissione possa avvenire attraverso il latte materno o lo stretto contatto con i genitori infetti.