Oltr 180 calciatori trapiantati di fegato, reni, polmone, midollo osseo calcheranno il campo fino a sabato 14
Aics porta in Italia la prima edizione della Transplant Football World Cup. La Coppa mondiale di calcio per trapiantati ha avuto il via domenica 8 settembre a Cervia. Oltre 300 partecipanti, tra cui 180 calciatori trapiantati di fegato, reni, polmone, midollo osseo calcheranno il campo di calcio a 7 fino a sabato 14. In questo modo si celebra l’inclusione delle persone trapiantate attraverso lo sport, sottolineando il potere del calcio come mezzo di rinascita. Il torneo si svolge secondo le regole Fifa, con alcune modifiche per proteggere gli organi trapiantati. La Transplant Football World Cup rappresenta un’opportunità unica. Dimostra che, grazie allo sport, le persone trapiantate possono tornare a condurre una vita attiva e competitiva.
Le squadre, composte da giocatori di tutte le età, si sfidano in un girone preliminare per poi accedere a semifinali e finali. Questo sottolinea il livello agonistico e il valore competitivo della manifestazione, che nonostante le esigenze particolari degli atleti, si mantiene in linea con i più alti standard sportivi. Il calcio, in questo contesto, diventa uno strumento di inclusione e integrazione, in grado di abbattere barriere fisiche e sociali. L’Italia è rappresentata dalla squadra Aned. I nostri calciatori vanno dai 16 ai 60 anni. Ciò dimostra che lo sport non conosce limiti, né d’età né di condizioni fisiche.
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La Transplant Football World Cup, pur celebrando il trapianto e la donazione di organi, pone l’accento sulla resilienza degli atleti trapiantati e sul loro impegno nel mondo dello sport. Il messaggio è chiaro: attraverso lo sport, le persone trapiantate possono superare sfide significative, dimostrando che la vita dopo un trapianto è piena di opportunità e, soprattutto, di vittorie.
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