James Watson rischia il ritiro del Nobel. Il biologo americano novantenne e co-scopritore della struttura a doppia elica del Dna è al centro delle polemiche per affermazioni giudicate razziste. Pare, infatti, che dopo anni di studi sulla genetica lo scienziato sia pronto a sostenere che il quoziente intellettivo tra bianchi e neri sia differente. “I neri sono meno intelligenti del bianchi: questo è emerso dal mio studio sul Dna” ha fatto sapere al mondo della scienza attirandosi ancora una volta polemiche e creando sgomento nel mondo accademico.

Watson ha sostenuto, anche durante interviste a riviste scientifiche, che i neri presenterebbero un quoziente intellettivo inferiore a quello dei bianchi, questo a causa di una “particolare conformazione” del Dna di questi ultimi. Una affermazione simile era stata rilasciato dallo stesso premio Nobel nel 2007 e ciò gli era valso l’allontanamento dall’Università di Cambridge. Oggi, invece, rischia proprio il riconoscimento più alto che uno scienziato possa avere nella sua carriera: il Nobel.

Watson, una vita dedicata alla scienza. Scoprì la struttura della molecola del Dna e assieme a Francis Crick e Maurice Wilkins ricevette il Premio Nobel per la Medicina nel 1962 per le scoperte sulla struttura molecolare degli acidi nucleici e il suo significato nel meccanismo di trasferimento dell’informazione negli organismi viventi. Quel Nobel oggi è a rischio.

Carmen Cretoso