Periodicamente le Asl inviano alle scuole dei formulari per delineare il comportamento degli studenti. Nei giorni scorsi il servizio di neuropsichiatria dell’Asl di Bolzano ha inviato un formulario di sei pagine agli insegnanti di una scuola media. Una valutazione di alcuni ragazzi per delineare il loro profilo. Gli insegnanti chiedono di restare anonimi. Ma segnalano all’Alto Adige il modulo del servizio di Neuropsichiatria infantile del Comprensorio di Bolzano dove compare la casella (foto) che indica il gruppo etnico o la razza dell’alunno.

«Il documento ci è stato consegnato in busta chiusa e la busta è intestata all’Asl-Comprensorio di Bolzano», hanno spiegato all’Alto Adige gli insegnanti che hanno segnalato l’accaduto. «Quella che vedete è la prima di sei pagine di un questionario con domande relative al comportamento di uno studente. Capiamo che gli addetti siano oberati di lavoro, capiamo perfettamente che forse non riescano a trovare il tempo, ma ci stupiamo del fatto che nessuno, all’atto della consegna, si sia mai posto una domanda», osservano i docenti all’Alto Adige.

«E’ inaccettabile. Un fatto increscioso. Anche se si tratta di un errore di formulazione del questionario non si può comprendere come, nel 2019, si parli ancora di razza o etnia», dichiara il presidente di Federconsumatori Campania, Rosario Stornaiuolo.

Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato di LeU, Nicola Fratoianni, il quale ha detto che «noi non ci stancheremo di indignarci per questi episodi. Le autorità locali chiedano scusa, facciano le opportune verifiche e ci siano provvedimenti certi. Noi da parte nostra porteremo il caso in Parlamento per un intervento del governo».



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