Sono immagini che parlano quelle che arrivano da Roma, a Montecitorio. La pioggia incessante non è riuscita a fermare il fiume di gente che da più di due ore sta facendo sentire la propria voce, con la speranza che giunga ai politici che oggi governano l’Italia. “Non siamo pesci” perchè gli essere umani non sono destinati a vivere a largo, ma da stasera sembra palesarsi un altro significato: non saremo muti. Infatti, in questo monento sono migliaia a parlare.

“Non siamo pesci” convocata da Radicali Italiani e A Buon diritto è il nome della manifestazione pacifica organizzata per rispondere a quella politica che vuole chiudere i porti ai migranti che giungono dall’Africa. A gridare un forte e sentito “fateli scendere” sono alcune delle personalità che hanno aderito all’appello lanciato da Luigi Manconi, tra cui Sandro Veronesi, Alessandro Bergonzoni, Sonia Bergamasco, Gad Lerner. Più di seicento gli artisti e vip che hanno firmato l’adesione e che adesso sono tra le persone comuni per una rivoluzione d’umanità.

«Non siamo pesci» gridava Fanny, fuggita da un conflitto armato in Congo e per 19 giorni a bordo della nave Sea Watch. «Non riuscirò più a parlare tra poco perché sto congelando. Fate presto», così l’ultima telefonata giunta al numero di Alarm Phone dal barcone con circa cento persone a bordo, al largo di Misurata, domenica scorsa. Da qui il manifesto per aderire alla manifestazione in atto ora, perchè della problematica europea degli immigrati «si deve discutere sulla terra, non lasciandoli a mare».

Carmen Cretoso