I bimbi morti a Gaza non fanno più notizia

I bimbi morti a Gaza non fanno più notizia

La preoccupazione di Geert Cappelaere, Direttore regionale dell’Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa

Salgono a quattro i bambini uccisi dall’inizio dell’anno in Striscia di Gaza.

E’ di ieri notte la notizia dell’uccisione di due minori. Unicef manifesta ancora una volta seria preoccupazione per quanto si stia vivendo. «L’Unicef è profondamente rattristato per l’uccisione di due bambini, di 13 e 17 anni, colpiti ieri nella Striscia di Gaza. Le circostanze esatte della loro morte sono in fase di verifica» queste le parole a caldo di Geert Cappelaere, direttore regionale dell’Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa, che raccontato
quanto la notizia sia un altro forte segnale della significativa violenza che i bambini dello Stato di Palestina continuano a subire.

A 30 anni dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia, i diritti fondamentali dei bambini continuano ad essere calpestati. Per anni, i bambini dello Stato di Palestina e di Israele hanno sofferto non solo fisicamente, ma anche emotivamente. E la cosa più raccapricciante è che la notizia non esaspera più, la sensazione è che dall’Occidente c’è chi si sta abituando a sentire di stragi di minori.

«I bambini sono bambini. Devono essere protetti in ogni momento. I bambini non dovrebbero mai essere un bersaglio. Né devono essere esposti a qualsiasi forma di violenza, da qualsiasi parte» chiosa Cappelaere.

Carmen Cretoso

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