Si celebra oggi la Giornata Internazionale della Lingua Madre. Istituita dall’Unesco nel 1999, la giornata è stata riconosciuta dall’Onu nel 2007. Questo anniversario serve a promuovere il multilinguismo e ribadire il diritto di ogni comunità a parlare la propria lingua madre. Per l’Onu deve favorire il dialogo interculturale e l’inclusione sociale.

LA STORIA
La scelta dell’Unesco di far ricadere proprio il 21 febbraio l’anniversario di questa giornata è dettata dalla volontà di commemorare il 21 febbraio 1952, giorno in cui la polizia di Dhâkâ uccise un gruppo studenti che manifestava per il riconoscimento della lingua bengali come una delle due lingue nazionali dell’allora Pakistan.

L’assessore alle minoranze linguistiche del Comune di Reggio Calabria, Lucia Anita Nucera ha detto che si tratta di «una occasione di valorizzazione della lingua di origine e vantaggio del bilinguismo che attende di essere conosciuto e riconosciuto, mantenuto, sostenuto e sviluppato, qualunque siano le lingue in contatto».

GLI APPUNTAMENTI
Al polo multiculturale della scuola Cairoli di Roma alle 17 ci saranno una serie di momenti per celebrare la giornata. Dalla cerimonia del caffè del corno d’Africa alle danze del Bangladesh e dell’Ucraina. «La tutela delle lingue madri è importante – dice Anna Marin della cooperativa Risvolti – anche per perseguire il quarto punto dell’Agenda del 2030 per lo Sviluppo Sostenibile laddove facilitano l’accesso all’istruzione per gruppi di persone che parlano lingue minori e indigene».

A Monreale l’accademia della Lingua Siciliana e l’istituto scolastico comprensivo “Antonio Veneziano” hanno organizzato un appuntamento pomeridiano in cui relazioneranno sul tema studiosi ed esperti come Massimo Costa, Fabio Petrucci e Fonso Genchi.