E’ stato preso in via Massimo Stanzione a Napoli
Un’operazione congiunta tra polizia, carabinieri e Dda di Napoli ha portato al’arresto di Marco Di Lauro. Il boss è stato preso in via Emilio Scaglione, nel quartiere Chiaiano, a Napoli. In casa con la compagna a mangiare della pastasciutta. Il superlatitante era tra i quattro più pericolosi secondo la Direzione centrale della polizia criminale e inseriti nel sito del ministero dell’Interno. Nel 2004 Di Lauro, quarto figlio di Ciruzzo ‘o milionario, era scampato al maxi blitz conosciuto come la notte delle manette.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine durante il momento dell’arresto Marco Di Lauro non era armato e non ha opposto resistenza. Fuggito dopo la faida di Scampia il boss è stato latitante per 14 anni. Dovrà scontare 10 anni per associazione camorristica e droga. Condannato anche all’ergastolo per l’omicidio della vittima innocente Attilio Romanò. L’altro giorno erano stati sequestrati beni per 400 mila euro ad Antonio Magnetti, esponente del clan Di Lauro.
LE REAZIONI
Da più parti sono giunti i complimenti alle forze dell’ordine che hanno eseguito l’operazione di arresto. Tra i primi a parlare il ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha sottolineato che non c’è «nessuna tregua ai criminali». Ha commentato l’arresto anche il presidente della Commissione antimafia Nicola Morra. «Questo arresto riconsegna sempre più fiducia nella democrazia e nelle sue leggi per affermare il principio della legalità», ha detto Morra.
Restano ancora tre nomi importanti sul taccuino degli inquirenti. Attilio Cubeddu, Matteo Messina Denaro e Giovanni Motisi risultano ancora latitanti.