Le donne e la cooperazione sociale sono un binomio indissolubile. Il 74,2 per cento dell’occupazione è femminile. La base sociale incide per il 69,2 per cento. Questi i dati relativi alle cooperative aderenti a Legacoopsociali. Dall’indagine dell’associazione delle cooperative emerge che negli organismi dirigenti la presenza rosa supera il 40 per cento. Nei consigli di amministrazione delle cooperative sale al 55.

Lo stesso presidente di Legacoop sociali, Eleonora Vanni, è donna. Dati che sono ancor più significativi confrontati con l’occupazione italiana. Nel Paese l’occupazione femminile non arriva neanche al 50 per cento. Le donne dirigenti di azienda sono meno del 10 per cento. La cooperazione sociale crea opportunità di lavoro. Crea reali condizioni di pari opportunità, integrazione, inclusione lavorativa. Nel quotidiano si impegna a favore delle donne anche nel sostegno, attraverso progetti dei centri antiviolenza e per l’accoglienza delle vittime di tratta.

Il lavoro delle cooperative sociali in rosa è riconosciuto. La premiazione di ieri del direttore del Cadiai di Bologna, Fatma Pizzirani, con il premio Tina Anselmi destinato alle donne che si sono distinte nel mondo del lavoro, ne è la conferma.