Fondazione Ant e società Dolce offrono quasi 200 controlli
Le donne immigrate hanno più difficoltà per le cure sanitaria. Non solo per le barriere linguistiche. Molto spesso tra i fattori che impediscono loro di curarsi ci sono anche ostacoli economici e burocratici. E questo le porta inevitabilmente a scegliere di abbandonare le via della cura. Per arginare questo problema fondazione Ant e la cooperativa sociale Dolce di Bologna hanno deciso di offrire controlli gratuiti per la prevenzione dei tumori. Grazie al sostegno economico della fondazione Carisbo sarà realizzato un opuscolo informativo in italiano, francese, inglese e arabo sui corretti stili di vita per la prevenzione dei tumori.
Da uno studio condotto dall’associazione italiana di epidemiologia, sulla prevenzione, emerge che la percentuale di copertura del pap test è del 63,4 per cento per le donne italiane, mentre solo del 49,6 per le immigrate. Per quanto riguarda la mammografia le donne straniere la effettuano nel 37,1 per cento deci casi, a fronte del 56,8 delle italiane.
«Sempre più spesso queste donne – racconta la presidente di Ant, Raffaella Pannuti – rinunciano a curarsi e, avendo scarso accesso ai programmi di prevenzione oncologica, scoprono di essere malate circa dodici mesi in ritardo rispetto alle donne italiane».