L’istituto Giulio Verne di via Saponara ad Acilia punta a formare una nuova figura professionale
La disabilità in Italia diventa materia di studio. Succede a Roma, dove c’è l’istituto capofila di questo progetto nazionale. Si tratta dell’istituto professionale statale Giulio Verne di via Saponara ad Acilia, una periferia romana. Obiettivo principale di questo progetto è quello di cancellare il concetto che disabilità sia sinonimo di limitazione.
Il progetto è nato in sinergia con la sezione locale dell’associazione nazionale famigliari di persone con disabilità intellettiva o relazionale. Un progetto che vuole instillare negli studenti la consapevolezza delle finalità formative dell’indirizzo. Un percorso che punta a formare un profilo professionale con competenze legate all’accoglienza e al turismo accessibile e sostenibile.
L’accessibilità alla fruizione degli spazi turistici alle persone con disabilità è una delle principali sfide dei prossimi anni. Formare figure professionali che possano essere di supporto in questa direzione è importante. Questa nuova figura si dovrà formare sugli aspetti normativi che regolano i diritti dei disabili. «È sempre positivo quando si parla di disabilità e soprattutto lo si fa insieme alle associazioni competenti», dice il presidente di Fish Campania, Daniele Romano.
Il mercato del turismo sociale è in crescita. Oggi si stima un valore pari a 815 miliardi di euro in Europa. L’Italia è una delle mete più ambite, ma anche una di quelle maggiormente indietro nell’accessibilità alle persone con disabilità. «Purtroppo si pensa che le persone con disabilità non debbano essere turisti, perché – aggiunge Daniele Romano – persiste ancora una visione esclusivamente medica della disabilità, quindi ben venga una figura professionale che faccia in modo che le persone con disabilità vengano viste come turisti».
Ciro Oliviero