Nicola Molteni a Il Messaggero parla della questione rom nella capitale
«Non si portano settanta persone di notte, in segreto, in un territorio dove c’è tensione sociale». A dirlo Nicola Molteni, deputato della Lega Nord criticando l’operato dell’amministrazione comunale di Roma. Il leghista imputa alla Raggi il mancato rispetto delle norme previste dal decreto Sicurezza sull’accattonaggio molesto e il daspo cittadino.
Molteni ha inoltre affermato che da qui alla fine del mandato di governo la maggioranza lavorerà per la chiusura del maggior numero di campi possibili, come prevede il contratto di governo. «E’ una volontà politica. Se si vuole agire si può», ha aggiunto Molteni, ricordando quanto successo a Gallarate.
Il deputato della Lega ricorda che «oggi all’interno dei campi oltre il 50 per cento sono italiani e devono rispettare le nostre leggi e farci la cortesia di trovarsi una casa e un lavoro». Parole che sanno di risposta all’intervento di ieri del Movimento 5 Stelle sull’azione di Roberto Maroni da ministro dell’Interno del governo Berlusconi. Per i 5 Stelle era stato proprio Maroni ad aprire i campi. L’ex ministro avviò invece il censimento dei campi rom.