Il documento programmatico di Bilancio prevede il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile
Giù il costo degli assorbenti. A darne conferma, nella tarda serata di ieri, il comunicato finale di Palazzo Chigi, al termine del Consiglio dei Ministri che ha approvato il documento programmatico di Bilancio. Come si legge nella nota, si prevede «il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile». Una vittoria per i movimenti femministi da una parte, ma anche di chi chiedeva a gran voce la riduzione dell’imposta.
«Giù l’Iva dagli assorbenti nella prossima legge di Bilancio! E’ un’ottima notizia. Sostenere le donne significa operare scelte per eliminare ingiuste discriminazioni! #Tampontax», scrive su Twitter la presidente della commissione Lavoro del Senato Susy Matrisciano (M5S), prima firmataria di una mozione, sottoscritta anche da altri parlamentari del M5S e depositata a maggio scorso a palazzo Madama, che «impegnava il Governo ad intervenire quanto prima per far sì che i prodotti igienico-sanitari femminili, venduti in Italia, fossero considerati beni essenziali, e dunque tassati con un’aliquota Iva ridotta al 4%».
Nella mozione si chiedeva, anche, all’esecutivo di ”sviluppare azioni di sensibilizzazione sul tema, coinvolgendo anche le scuole, affinché favorissero l’informazione, la distribuzione gratuita di dispositivi igienici femminili negli istituti di secondo grado, e momenti di educazione sessuale per gli studenti.
Negli altri Paesi? L’Irlanda ha deciso di azzerare l’imposta nel 2006 mentre in Ungheria l’imposta è pari al 27%, mentre in Norvegia, Svezia e Danimarca la percentuale si avvicina al 25%. A Cipro l’Iva sugli assorbenti si attesta al 5% e in Francia del 5,5% mentre sale al 6% in Portogallo, Belgio e Paesi Bassi, al 13% in Grecia.
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