Da tempo la parrocchia di Vicofaro a Pistoia, ospita in maniera informale un nutrito gruppo di migranti. Lo scorso marzo il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli aveva detto che sarebbero dovuti essere trasferiti in ambienti dove potessero essere rispettate le norme anti contagio. Già allora anche il sindaco di Pistoia si era espresso a favore del
Da tempo la parrocchia di Vicofaro a Pistoia, ospita in maniera informale un nutrito gruppo di migranti. Lo scorso marzo il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli aveva detto che sarebbero dovuti essere trasferiti in ambienti dove potessero essere rispettate le norme anti contagio. Già allora anche il sindaco di Pistoia si era espresso a favore del trasferimento dei migranti. Nei giorni scorsi Tardelli ha chiesto nuovamente l’adozione di misure urgenti da parte della parrocchia. In caso contrario ha minacciato che se ne sarebbe occupata la sua amministrazione.
Asgi e Medu che da mesi seguono la vicenda assicurando assistenza socio-legale e sanitaria alle persone accolte a Vicofaro, chiedono che siano garantiti i diritti fondamentali e la tutela della salute pubblica. Le associazioni hanno scritto al Prefetto di Pistoia, al sindaco di Pistoia e al presidente della Regione Toscana per richiedere un incontro e il trasferimento presso una sistemazione più adeguata per le persone che risiedono nel campo informale di Vicofaro. La lettera ad oggi non ha ricevuto risposta.
«La complessità della situazione della parrocchia di Vicofaro – si legge nella nota delle associazioni – va affrontata in modo lungimirante e strutturato e non in modo estemporaneo e con tempi ristretti come richiesto dal sindaco di Pistoia, senza peraltro proporre alcuna soluzione alternativa, efficace e dignitosa per le persone accolte. Né, può essere pensata una immediata azione di sgombero – come riportato da varie testate giornalistiche – senza prima, in conformità alla normativa in materia, aver previsto delle situazioni alloggiative idonee, in considerazione anche del delicato periodo di emergenza sanitaria mondiale».