Nel percorso di fuoriuscita dalla violenza giocano un ruolo fondamentale le aziende sanitarie locali
Il contrasto alla violenza sulle donne passa anche dall’informazione e dalla condivisione. Il 1522 è il numero per chiedere chiedere assistenza, protezione o consulenza a difesa di una violenza o stalking. Un numero ormai conosciuto anche dagli uomini abusanti. Per questo è necessario veicolarlo in contesti dove questi non sono presenti. Come il bagno delle donne. Ed è quello che è avvenuto nelle strutture sanitarie della Usl e dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara. Gli adesivisi con il 1522 sono stati attaccati in ospedali, case della salute, in tutte le strutture sul territorio con la collaborazione della cooperativa Copma, fornitrice del servizio di pulizia.
Fermiamo la violenza contro le donne. Questo il nome della campagna che ha visto tappezzare i bagni delle donne con adesivi multilingua con il numero 1522. Dopo Bologna, la campagna di sensibilizzazione arriva anche a Ferrara con un impegno concreto nel contrasto alla violenza sulle donne. A spiegare la scelta dei bagni per avviare la campagna ci pensavo le aziende sanitarie. «Ci sono pochi posti sicuri in cui le donne vittime di violenza possono sentirsi veramente protette, libere per qualche minuto dai propri carnefici. Tra questi i bagni pubblici», si legge in una nota.
LEGGI ANCHE: Social Lab76 parla con le donne
La fuoriuscita dalla violenza è lastricata da un percorso complesso. In questo percorso ci sono diversi attori che giocano ruoli fondamentali. Tra quelli le aziende sanitarie locali. Queste possono sostenere le vittime di violenza «promuovendo la rete tra Pronto soccorso ginecologici, servizi sanitari dedicati alle donne, centri violenza territoriali, associazioni, forze dell’ordine, ma soprattutto favorendo che emerga la richiesta di aiuto della vittima», si legge ancora nella nota.
