Partirà in via sperimentale per 30 anziani del distretto Reno Lavino Samoggia
L’emergenza sanitaria ha diviso molte persone. Genitori che non vedono figli da mesi perché in una regione diversa. Nonni che non vedono nipoti per lo stesso motivo. In molti casi la tecnologia è stata salvifica nel mantenere saldi i rapporti, nonostante la distanza fisica. Ma ci sono persone che non hanno un pc o uno smartphone. E molte di queste non sanno neppure utilizzarlo. In particolar modo gli anziani.
Per far fronte a questo problema p nato R-estate a casa, un progetto che vuole consentire alle persone anziani di acquisire competenze digitali. In modo da poter raggiungere gli altri anche dal proprio domicilio. R-estate a casa è partito in via sperimentale per 30 anziani del distretto Reno Lavino Samoggia, in provincia di Bologna. A loro saranno consegnati altrettanti tablet con applicazioni semplificate per comunicare a distanza. 5 di queste persone saranno dotate anche di un dispositivo anticaduta e di tracciamento gps. Il progetto è finanziato dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.