Fare impresa sociale significa perseguire delle finalità civiche, solidaristiche, di utilità sociale. Avviare percorsi inclusivi con utenti e lavoratori in situazioni di difficoltà. Fare impresa sociale è, molto spesso, fare una scommessa. Come la scommessa che ha fatto la cooperativa sociale Chiari di Bosco, del Consorzio Proodos, nella rete di Confcooperative Federsolidarietà Campania, che ha messo in piedi un bar. Non il classico bar. Uno spazio di socialità e lavoro, dove gustare anche un buon caffè, lavorare, realizzare eventi sociali e aziendali. Incoraggiare l’incontro tra le diverse realtà del terzo settore. Un luogo aperto, comunitario.

WellBar apre i battenti lunedì 7 giugno all’interno della stazione della metropolitana di Napoli Gianturco, in via Benedetto Brin, per garantire «il piacere di una fermata», come evidenzia la cooperativa Chiari di Bosco. Un luogo dove si respira «il gusto di essere comunità», che è il motto della nuova attività, che si differenzia da un bar tradizionale. Da WellBar saranno infatti venduti e promossi prodotti tradizionali insieme a quelli delle aziende e delle cooperative del territorio, nel rispetto dell’ambiente e dell’eticità.

«Questo progetto di imprenditoria sociale nasce dal desiderio di riqualificare e di valorizzare spazi comuni e dalla volontà di offrire nuovi servizi alla comunità creando al contempo nuova occupazione. La cooperazione sociale risponde quindi ancora una volta a bisogni territoriali innescando processi di socializzazione, capaci di generare nuova ricchezza, impiegando anche disabili, donne vittime di violenza, giovani in situazioni di difficoltà, che in questo modo sperimentano percorsi di autonomia e di emancipazione», ha commentato il presidente del Consorzio Proodos, Mario Sicignano.

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