A realizzare le opere in ceramica l’artigiana Chiara Scognamiglio
San Gennaro. Il Vesuvio. Il corno. Pulcinella. Quattro simboli di Napoli. Quattro soggetti che l’artigiana Chiara Scognamiglio ha collegato alla lotta per i diritti. Alla lotta dei diritti delle persone lgbtq+. Lo ha fatto realizzando dei manufatti che rappresentano quei quattro simboli con la bandiera arcobaleno. Un simbolo a sua volta delle persone lgbq+. Dei diritti delle persone lgbtq+.
«Questa idea nasce dall’input di Paola Schettini, con la quale condividiamo il lavoro nella Consulta delle Pari Opportunità di Portici», racconta Chiara Scognamiglio. Un impegno comune che porterà alla realizzazione del primo consultorio per persone lgbtq+ proprio nella città vesuviana. «La lotta per la difesa dei diritti è al centro del nostro quotidiano», sottolinea Chiara, aggiungendo che «amo le figure di Napoli. Unire questo aspetto alla promozione dell’uguaglianza e del rispetto dei diritti di ogni persone, non solo delle persone lgbt, è stato un passo naturale».
L’artigiana ha deciso di realizzarli in occasione del Pride di Napoli che si sta svolgendo in queste ore sottoforma di flashmob nel rispetto delle misure anticontagio da Coronavirus. Un evento unico, data la situazione di emergenza da Covid-19, che assume un significato ancor più importante in quanto è dedicato a Sarah Hegazi, l’attivista lesbica egiziana che si è tolta la vita dopo essere stata arrestata e torturata. «Il messaggio che deve passare è che il muro delle differenze deve essere smantellato», ha detto l’artigiana porticese.
Una delle opere sarà donata alla madrina della manifestazione, la cantante M’Barka Ben Taleb. Le altre opere saranno disponibili presso il laboratorio di Chiara Scognamiglio, sito in viale della Stazione a Portici, in provincia di Napoli.